Riscoperta delle antiche vie, da percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo.
"Le vie sono i fiumi della storia" l'idea ci piace, anche perché il primo a utilizzare questa metafora fu Gabriele D'Annunzio (l'erbal fiume silente). Pensando a queste vie della transumanza, i tratturi, abbiamo iniziato questa avventura affascinante. Le storiche vie della transumanza sono state le prime che abbiamo percorso a cavallo nel 1994. Abbiamo iniziato a riscoprire le vie verdi d'Italia (anzi d'Europa perchè sono tutte collegate al nostro Continente: in Spagna si chiamano "las vias verdes" o , quando sono antiche vie di pellegrinaggio, il "Camino di Santiago de Compostela", o le "vie francigene". In Italia, con l'aiuto del WWF, abbiamo anche pensato di denominare "vie dei parchi", perchè, quando le abbiamo percorso queste vie verdi abbiamo sempre incrociato parchi (nazionali, regionali, oasi).
Lungo le vie verdi viaggiavano le popolazioni quando il viaggio ancora rappresentava 'uno spazio di tempo' (oggi il viaggio tende sempre più ad essere vissuto come una 'perdita di tempo', quindi un 'non-tempo', e scorre spesso in un 'non-luogo': basti pensare agli autogrill, uguali in ogni luogo; agli aerei, ai treni tutti così simili.
Viaggiare a piedi, a cavallo, in bicicletta, immergendosi nella natura, diventa invece una condizione reale, viva.
Quando impieghi un giorno intero per un tragitto che in auto ti porta via mezz'ora, il tempo si riempie di tutto quello a cui la velocità ti ha ormai costretto a rinunciare: fai il pieno di colori, di odori, di disagi, di fatica. Il sentiero diventa il "tuo" sentiero, lungo il quale trovi i segni di tanti passaggi, un castello, un tabernacolo o una fonte, e puoi seminare i tuoi ricordi.
I nostri ricordi attraversano tutta l'Italia, dal Gargano al Lago Nero in Val di Susa, ai confini con la Francia. Un percorso da pellegrini medievali, su strade simili e con ritmi identici a quelli di allora. Svegliarsi e mettersi in cammino, fare una breve sosta per mangiare, poi ancora in marcia fino a sera. E così di nuovo il giorno dopo. Sembra una cosa da nulla, ma provate a farlo per un paio di settimane e il vostro rapporto con la natura e con la storia cambierà.
Ma anche le strade, se non vengono percorse, si estinguono, come le tradizioni che cedono alle mode; come le culture che cedono all'appiattimento, spesso agevolato dalla televisione. Ma questo grande percorso da sud - est a nord - ovest, questa via verde di 1700 chilometri, esiste davvero, non è virtuale, non è soltanto televisione. E i cavalieri, i ciclisti, i grandi camminatori
cercano alleati per creare una grande Via dei Parchi, che noi abbiamo studiato e ipotizzato assieme al WWF (guardate il progetto nel sito www.vieverdi.it): un percorso che attraversa tante aree protette, da sud-ovest a nord-est, dalla Calabria al Friuli. Questa via, sovrapposta a quella già segnata sulle carte, traccerà sulla penisola una sorta di grande "X" che avrà toccato tutte le regioni italiane. E in ogni zona, statene certi, ad andar piano si scoprono grandi tesori: di natura, cultura, tradizioni, di pietanze, di spazi in cui si respira il tempo (quello presente e quello passato).
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